Calcolo BTU e la potenza in kW di un condizionatore
CONDIZIONAMNETO
Devi comprare e far installare dei condizionatori? Quanti BTU ti servono per una stanza in mq? Qual’è la potenza in kW di un condizionatore? Rispondiamo alle tue domande sul calcolo dei BTU per un condizionatore al metro quadro e vediamo un esempio su come calcolare quanti BTU per mq e la potenza di un condizionatore in kW (kilo watt).
Per fare questo ti spiegheremo cosa sono i BTU per il dimensionamento di un condizionatore e qual’è la formula calcolo BTU. Altra formula utile è la conversione della potenza di un condizionatore (in effetti con BTU si misura la potenza) da BTU a Watt, in questo modo potrai scegliere al meglio il tuo impianto con un calcolo btu o kw. Per concludere andiamo nel pratico con una tabella per capire come calcolare i BTU per un appartamento al mq o per riscaldare una stanza.
- Cosa sono i BTU: potenza di un condizionatore
- Formula calcolo BTU e potenza in kW per il dimensionamento di un condizionatore
- Potenza condizionatore kW e BTU
- Come calcolare i BTU per un appartamento
Quanti BTU per mq
Cosa sono i BTU: potenza di un condizionatore
Per calcolare la potenza di un climatizzatore si usa come unità i misura dell’energia i BTU/h (British Thermal Unit per ora di funzionamento). La BTU identifica il potere refrigerante di un sistema di condizionamento per un’ora di funzionamento. Tecnicamente una BTU è la quantità di calore richiesta per alzare la temperatura di 1 libbra (ovvero 453,59237 grammi) di acqua da 39 °F a 40 °F (cioè da 3,8 °C a 4,4 °C).
Tutte le marche dei condizionatori forniscono per ogni splitter la potenza espressa in BTU/orario (in genere si parla semplicemente di btu). Normalmente variano da 7.000 btu fino ai 14.000 btu per gli splitter più potenti.
Formula calcolo BTU e potenza in kW per il dimensionamento di un condizionatore
Per fare un calcolo veloce dei BTU per il dimensionamento di un condizionatore dobbiamo prima calcolare la potenza refrigerante di un condizionatore in Watt per poi trasformarla in BTU. La formula per la potenza in Watt semplificata è:
Calcolo Potenza Watt = K x Larghezza x Lunghezza x Altezza
Correttamente il calcolo della potenza dei condizionatori in Watt part dal calcolo dei metri cubi del volume dell’aria da raffreddare o riscaldare presente in una stanza e noi dai metri quadri. Poi per semplicità si parla di calcolo dei BTU in mq perché in media l’altezza di un soffitto di casa è quasi sempre 2,9 m.
Nella formula del calcolo della potenza refrigerante troviamo una costante K che è un parametro standard, che viene utilizzato con due valore:
Poiché 1 Watt è uguale a 3,4 BTU / ora, per passare da Watt a BTU / ora dobbiamo moltiplicare il risultato per 3,4. Ecco la formula per il calcolo dei BTU partendo dalla potenza in kW di un condizionatore.
Calcolo BTU = Calcolo Potenza Watt x 3,4
Vediamo un esempio di calcolo di BTU per raffreddare una stanza di 12 mq (3×4) con altezza 2,9 m:
Da questi calcoli semplificati devi comprare un condizionatore da almeno 3.000 BTU.
Questi sono calcoli veloci e semplificati.
Come abbiamo visto prima, per capire il consumo di elettricità di ogni singolo splitter, che ha una determinata potenza espressa in BTU, devo convertire il valore di btu in watt. Il watt misura quanto un elettrodomestico consuma per ogni ora. Quindi dobbiamo trasformare i btu/ora in watt/ora o, meglio, in kilowatt/ora.
Per fare questa trasformazione è decisamente semplice, come abbiamo visto 1 Watt = 3,416 Btu (prima avevamo un dato arrotondato). A questo punto dobbiamo dividere la potenza in BTU per 3,416 per trovare la potenza in kW. Vediamo alcuni esempi per calcolare la potenza in kilowatt a partire dai BTU:
Calcolo potenza condizionatore in kW da BTUConsumo orario in kWCondizionatore da 7.000 BTU2 kW/hCondizionatore da 9.000 BTU2,6 kW/hCondizionatore da 12.000 BTU3,5 kW/hCondizionatore da 14.000 BTU4,1 kW/h
Il conteggio dei Kw di potenza dei vostri condizionatori ha una duplice utilità per capire:
Con questi esempi calcolo dei btu in kw, ora sappiamo rispondere alla domanda “ma 12.000 btu quanti kw sono?“. La risposta è 3,5Kw.
Una volta che abbiamo capito cosa sono i BTU, vediamo come calcolare la potenza necessaria per i nostri condizionatori. Lo scopo è come calcolare i BTU per un appartamento per raffreddare casa sulla base dei mq.
Come prima cosa dobbiamo avere le misure della casa per calcolare il volume della casa, cioè i metri quadri e l’altezza interna.
Successivamente come abbiamo visto nel capito iniziale dobbiamo moltiplicare il volume per un fattore K che viene utilizzato in questo modo:
Il risultato di questa semplice operazione ci fornisce la potenza frigorifera necessaria espressa in calorie/ora (tecnicamente sarebbero frigorie/ora).
In ultimo possiamo convertire la potenza espressa in Kcal (chilocalorie) in BTU o Watt. Tenendo conto che 1 Watt = 0,860 Kcal/h e 1 BTU= 0,252 Kcal/h.
Vediamo alcuni esempi per rispondere alla domande: quanti btu per mq? Come abbiamo visto inizialmente dovremmo parlare di metri cubi e non di metri quadri, ma per semplicità si parla sempre di metri quadri considerando l’altezza media di un soffitto di casa di 2,9 m.
Abbiamo preparato una semplice tabella che applica le formule per il calcolo dei btu e kw. La tabella si sviluppa sulla base dei mq della casa o di una stanza. Partiamo dal capire quanti BTU per 20 mq per poi passare a misure superiori di 20 mq, 30 mq, 40 mq, 50 mq, 60 mq e così via.
Tabella per calcolo BTU al mqQuanti BTU al mqQuanti Kwatt al mq20 mq5.0001,530 mq8.0002,340 mq11.0003,250 mq13.0003,860 mq16.0004,770 mq19.0005,680 mq21.0006,190 mq24.0007,0100 mq27.0007,9110 mq30.0008,8120 mq32.0009,4
Dalla precedente tabella possiamo riportare degli esempi per delle misure tipiche (50, 70 e 100 mq) ed il numero di condizionatori da mettere. Generalmente i condizionatori commerciali hanno potenze di 7.000, 9.000 o 12.000 BTU.
In questo caso per conoscere quanti BTU per calcolare la potenza del condizionatore per 50 mq il valore di partenza è di 13.000 BTU. In questo caso abbiamo due ipotesi, utilizzare un solo condizionatore da 12.000 BTU ma sarà difficile condizionare bene casa, oppure scegliere due condizionatori da 7.000 BTU. Quindi dovendo valutare quanti BTU per 50 mq il numero di condizionatori da installare è importante.
Una casa di 70 mq può essere composta da due stanze da letto, un bagno, una cucina ed un salone. Per 70 mq serviranno 3 condizionatori, due per le stanze ed uno per il salone. Evitiamo di metterli in bagno e cucina. Il calcolo dei BTU per 70 mq è di circa 19.000 BTU. Complessivamente possiamo mettere tre condizionatori da 7.000 BTU. Questo vuol dire che se ti chiedono quanti BTU per 70 mq il valore minimo è 19.000 BTU ma poi dipende anche da quanti splitter devi installare.
Nella precedente tabella abbiamo arrotondato i BTU ed i Kw a misure facilmente comprensibili. Per esempio la potenza di condizionatore per 100 mq è circa 24.650 BTU, per semplicità nella tabella abbiamo riportato 27.000 BTU per 100 mq aumentando la stima del 10%. Per una appartamento da 100 mq possiamo installare 4 splitter, uno da 9.000 BTU e gli altri da 7.000. In questo caso la potenza installata per 100 mq è di 30.000 BTU.
I valori espressi dalle formule servono esclusivamente per darti un’idea di quanti BTU servono per ogni stanza di casa. Per il conteggio preciso prima di comprare qualsiasi condizionatore è fondamentale affidarti ad un installatore professionista. Un installatore può aiutarvi per il calcolo definitivo dei btu, per capire quanti condizionatori o singoli splitter servono, e quale potenza vi serve in ogni stanza di casa.
Il professionista, una volta definito il calcolo dei btu, è in grado di valutare con un sopralluogo altri aspetti fondamentali:
Tutti questi parametri influiscono sulla resa e sul comfort dei condizionatori e che solo un installatore professionista è in grado di fare.
La manutenzione degli impianti di sicurezza
Impianti di sicurezza: perché è importante la manutenzione
Una volta installati degli impianti di sicurezza, un sistema di videosorveglianza, un impianto antintrusione o dei sensori perimetrali dobbiamo tenere conto che sarà necessario eseguire delle manutenzioni programmate nel tempo.
La manutenzione degli impianti di sicurezza viene spesso sottovalutata.
Infatti si pensa che dopo aver scelto, installato e collaudato il nuovo sistema, questo non abbia più bisogno di verifiche e controlli.
Non c’è errore più grande.
Dobbiamo ricordare che gli impianti di SICUREZZA sono costituiti da varie componenti, assemblate e collegate tra di loro.
Si pensi ad un impianto di videosorveglianza, generalmente composto di un dvr, o digital video record, ossia un registratore digitale di immagini con il supporto di un hard disk, che può essere collegato ad una o più telecamere (generalmente fino a 64).
Un altro esempio sono gli impianti di sicurezza antintrusione.
Si pensi a quello via filo o via radio, in cui andiamo ad identificare non solo il cuore dell’allarme quindi la centrale, ma anche i relativi sensori ad infrarosso, o contatti magnetici per porte e finestre, chiavi di apertura e tag, telecomandi, o sensori perimetrali esterni e via discorrendo.
In definitiva un impianto di sicurezza è il risultato di una serie di variabili da tenere costantemente sotto controllo.
Perché dunque programmare la manutenzione se il nostro sistema è perfettamente funzionante?
Ci sono svariati motivi, tra cui sicuramente il lento invecchiamento delle componenti stesse. Infatti la causa principale di malfunzionamento degli impianti citati è da ricercare nella lenta usura.
Batterie
Le componenti che necessitano di maggiore manutenzione sono in primis le batterie.
Infatti gli impianti di sicurezza sono dotati di numerose batterie, come la stessa centrale, o i singoli sensori infrarosso, le troviamo nei contatti magnetici ma anche nei sensori esterni.
Le batterie sono suscettibili al degrado nel tempo, possono perdere acido molto corrosivo o surriscaldarsi o nella peggiore delle ipotesi prendere fuoco.
Generalmente hanno una durata di 3 anni, termine prima del quale si consiglia di provvedere alla loro sostituzione.
Sensori
I sensori che siano interni o esterni vengono tarati in sede di installazione secondo le specifiche dei locali e di ciò che li circonda.
Sicuramente non andremo mai a innalzare una colonna dentro casa, che fungerebbe da scudo per il sensore, ma potremmo comunque nel tempo cambiare disposizione dei mobili o inserire delle scaffalature o delle piante a soffitto, andando così a creare delle barriere che in precedenza non era state preventivate, inficiando sull’efficienza dei sensori stessi.
Graverebbe non solo sulla copertura di protezione, ma inevitabilmente con il tempo potremmo rilevare problemi di usura, di opacità delle lenti o di crepe nelle stesse.
Questa è la maggiore causa di sostituzione dei sensori sopratutto esterni, perché sono soggetti alle intemperie, perturbazioni, insetti, sole e temperature elevate.
Manutenzione tecnica
Il tecnico chiamato ad eseguire la manutenzione dei vostri impianti di sicurezza dovrà:
Il personale LAQGIMPIANTI delle varie sedi è sempre a disposizione grazie alla tele assistenza, per i seguenti servizi:
– Modifica dei parametri di programmazione del vostro impianto;
– Verifica e risoluzione delle anomalie segnate;
– Supporto per ogni richiesta sul funzionamento dei vari sistemi.
Dunque ai nostri clienti offriamo anche un servizio di manutenzione programmata degli impianti, per assicurare la piena efficienza grazie alla verifica periodica del regolare funzionamento di tutti i dispositivi e componenti.